Desidero offrire alla comune riflessione questo brano tratto dal libro “AMORE E RESPONSABILITÀ” (per chi vuole "andare alla fonte": Ed. Marietti - pag. 122) che Karol W. pubblicò nel 1968, esattamente dieci anni prima di diventare papa.
Esso può meglio di qualunque altro aiutare a capire il senso vero e profondo della libertà, collocandola al suo livello semantico più autentico.
Esso può meglio di qualunque altro aiutare a capire il senso vero e profondo della libertà, collocandola al suo livello semantico più autentico.
“Solo la conoscenza della verità sulla persona rende possibile l’impegno della libertà a suo riguardo. L’amore consiste nell’impegno della libertà: è un dono di sé, e “donarsi" significa precisamente “limitare la propria libertà a vantaggio di altri”.
La limitazione della libertà potrebbe essere in se stessa qualcosa di negativo e di sgradevole, ma l’amore fa sì ch’essa sia al contrario positiva, gioiosa e creatrice. La libertà è fatta per l’amore.
Se non è usata, se non è sfruttata da esso, diventa precisamente qualche cosa di negativo, dà all’uomo il senso del vuoto. L’amore impegna la libertà e la colma di ciò che per natura attiva la volontà: il bene. La volontà tende al bene e la libertà è una proprietà della volontà; ecco perché dicevamo che la libertà è fatta per l’amore: soprattutto, grazie ad esso, infatti, l’uomo partecipa al bene. Per la stessa ragione, la libertà occupa uno dei primi posti nell’ordine morale, nella gerarchia delle virtù, così come i buoni desideri e le buone aspirazioni dell’uomo. L’uomo desidera l’amore più della libertà: la libertà è un mezzo, l’amore è un fine. Ma desidera l’amore vero perché soltanto sulla base della verità è possibile un impegno autentico della libertà.
"L’amore consiste nell’impegno della libertà." "La libertà è fatta per l’amore". "L’uomo desidera l’amore più della libertà: la libertà è un mezzo, l’amore è un fine".
RispondiEliminaHo apprezzato molto questi tre passaggi :)
Non avevo mai sentito parlare in questi termini della libertà... nel senso che non è immediato (almeno per me) il collegamento tra libertà e amore. Eppure, adesso che lo leggo, mi sembra di averlo sempre saputo: quando si cerca la libertà senza essere mossi da e per un amore c'è qualcosa che non va e non si arriva alla libertà...
E adesso mi sembra di capire meglio anche Guccini (che non avrei mai pensato di citare qui!!!) quando dice:
"Lasciate che lo dica
mai il rivoluzionario quando è vero
è guidato da un grande
sentimento d’amore."
"L'amore consiste nell'impegno della libertà: è un dono di sé".
RispondiEliminaCamminare, vedere e sognare: camminarsi accanto, vedere che il mio mondo coincide con quello dell'altro, sognare di gettare un ponte. Forse in tutte queste cose l'amore si fa libertà e in esso il dono diviene duplice: dell'io nei confronti di se stesso e dell'io nei confronti dell'altro. Spesso non siamo abituati a pensare la libertà prima di tutto a partire da noi stessi. Ma se è impegno, se è un dono di sé, se è fatta per l'Amore, perché non dovrebbe essere così?
"La libertà è un mezzo, un fine o una facoltà?"
RispondiEliminaDue domeniche fa in un cineforum sulla libertà ci è stata posta questa domanda. (Il film era "Il colore della libertà": bellissimo! Da vedere assolutamente!)
Voi cosa rispondereste?
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RispondiEliminasecondo me la libertà e propio la misteriosa sintesi di queste tre cose.
RispondiEliminamezzo; come capacità, via di poter scegliere.
facoltà; come dono ricevuto per poter ognuno di noi nella nostra unicità metterla in prattica.
e fine; perche cercando la verità, che è la nostra metà piu alta, raggiungiamo la nostra massima libertà.