Libertà come dono e come compito. Forse è questo ciò che dovrebbe esprimere chiaramente oggi ogni riflessione politica? (Sonia)
La libertà viene data all'uomo dal Creatore come dono e al tempo stesso come compito. Mediante la libertà, infatti, l'uomo è chiamato ad accogliere e a realizzare la verità sul bene. Scegliendo e attuando un bene vero nella vita personale e familiare, nella realtà economica e politica, nell'ambito nazionale e internazionale, l'uomo attua la propria libertà nella verità. Ciò gli consente di evitare o di superare le possibili deviazioni che la storia registra. Una di queste è stata certamente il machiavellismo rinascimentale; ma lo sono state anche le varie forme di utilitarismo sociale, da quello di classe (marxismo) a quello nazionale (nazionalsocialismo, fascismo). [...] La libertà è se stessa nella misura in cui realizza la verità sul bene. Solo allora essa medesima è un bene. Se la libertà cessa di essere collegata con la verità e comincia a renderla dipendente da sé, pone le premesse di conseguenze morali dannose, le cui dimensioni sono a volte incalcolabili. In questo caso l'abuso della libertà provoca una reazione che prende la forma di questo o di quel sistema totalitario
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